Brutta battuta d’arresto per i DRAGHI, che perdono pesantemente in casa contro il RUGBY ROMA per 62 a zero. Sotto la direzione arbitrale del Sig. Lanciotti, per la compagine dell’Alto Lazio si è messa subito molto male fin dai primi minuti, con capitan Garofolo KO al 5’, causa un contrasto molto duro, prontamente sostituito da Desantis.
Al 8’ arrivano i primi tre punti per i romani, grazie a una punizione, e cinque minuti dopo (al 13’) la prima meta che porta il punteggio sullo zero a 10. Al 15’ una punizione a favore dei DRAGHI poteva forse dare uno slancio ai ragazzi di D’Ottavio e Perugini, ma la palla non passa in mezzo ai pali e da quel momento in poi si assiste al tracollo della squadra, con la prima frazione di gioco che si conclude sullo zero 0 a 41 e che vede anche l’infortunio di Gonzi, sostituito da Silvi. Nel secondo tempo gli allenatori tentano alcune sostituzioni, all’inizio con Di Lullo e Tomassucci, al posto di Ravoni e Palmari, e al 50’ (10′ 2t) con D’Ottavio F.M. al posto di Garozzo, ma nulla sembra sortire benefici, i romani imperversano e la partita si conclude con un pesantissimo zero a 62, non prima di un cartellino giallo rimediano da Alcioni quasi allo scadere. Non ci sono azioni dei nostri da commentare, non ci sono mete da illustre, c’è poco da dire, i romani sono stati più bravi perché nettamente superiori dal punto di vista dell’organizzazione e della tattica di gioco. Hanno aperto costantemente il gioco con un movimento che spostava la palla verso ali, non a caso hanno messo a segno quasi tutte le mete in questo modo. Molto bravi nel fingere azioni penetranti vicino ai punti d’incontro, quando invece le azioni iniziavano sempre da dietro, col risultato che i DRAGHI non sono mai stati in grado di trovare una contromisura efficace. In tali situazioni, inoltre, entrava in gioco anche la loro superiorità atletica che oltre a consentirgli di correre molto di più e veloci, gli ha permesso di dominare anche nelle mischie ordinate dove avevano un pilone bravissimo onnipresente anche in mezzo al campo.
«Oggi abbiamo affrontato una squadra tra le più “corazzate” del girone – commenta nel dopo partita Simone Scaglione, giocatore e allenatore dei tre quarti dei DRAGHI – una squadra che con ogni probabilità combatterà fino all’ultimo per passare di categoria. Al di là del risultato, che riconosco essere pesantissimo, siamo soddisfatti di quello che abbiamo visto nel campo in riferimento alla volontà di lottare dei ragazzi che non è mai scemata. Sappiamo che dobbiamo lavorare molto sulle fasi statiche soprattutto sulla mischia per esprimere il nostro gioco in una maniera più fluida. Sembra strano che lo dica, visto il punteggio finale, ma secondo me la difesa è andata comunque bene perché le mete subite sono state dovute più che altro a disattenzioni. Dobbiamo renderci conto che, se passiamo la fase delle qualificazioni, le partite che verranno saranno sempre più complicate perché andremo ad affrontare squadre sempre più organizzate e, per giocarcela con loro, bisognerà organizzare meglio il nostro gioco e trovare la giusta forma fisica. Nel complesso ho visto una squadra orgogliosa con la voglia di rimanere in campo fino all’ultimo minuto, per questo c’è soltanto da fare un applauso a tutti i ragazzi scesi in campo e agli allenatori».
Nel rugby si insegna che se perdi perché segnano le ali, non vuol dire che gli altri sono stati più fortunati ma gli altri sono stati più bravi. Effettivamente lo sono stati. A fine partita le considerazioni positive sono state le seguenti: i ragazzi sono rimasti uniti, senza colpevolizzarsi a vicenda; c’è stato il terzo esordio in tre partire, che per società piccole come Montevirginio-Oriolo-Tuscia è un grandissimo risultato; gli avversari hanno ringraziato per aver combattuto fino all’ottantesimo, onorando il rugby. Questo match deve far riflettere per migliorare, ma per l’obbiettivo che si sono dati i DRAGHI per questa stagione, non è questo l’avversario con cui essi debbono confrontarsi, perché il RUGBY ROMA lotterà per andare in serie B, mentre i DRAGHI sono appena nati. Questo è il momento della verità per la la collaborazione tra le tre società, il momento di reagire tutti insieme.
Draghi: 1 Alessio Ravoni, 2 Antonio Gonzi, 3 Matteo Palmari, 4 Daniele Cinquepalmi, 5 Francesco Garozzo Zannini Quirini, 6 Marco Valente, 7 Andrea Pinna, 8 Guglielmo Garofolo (cap.), 9 Roberto D’Ottavio, 10 Stefano D’Ottavio (v. cap.), 11 Emanuele Andrea Alcioni, 12 Simone Scaglione, 13 Mirko Mattioli, 14 Francesco Mandrici, 15 Mattia Sposetti. Sostituti: Valerio Silvi, Giustini Andrea, Fabrizio Di Lullo, Michele Tomassucci, Lorenzo Desantis, Francesco Maria D’Ottavio. Allenatori: Fabrizio D’Ottavio, Davide Perugini. Accompagnatore: Marco Tontini.
Giancarlo Guerra
addetto stampa Draghi
Foto: Marco Tontini